L’avv. Chiara Reposo è esperta di diritto civile e di diritto penale.
Laureatasi con pieni vote e lode con una tesi di ricerca in Diritto Costituzione con il Prof. D’Aloia con una tesi avente ad oggetto “Le modifiche del Titolo V della Costituzione”, si occupa, di Diritto Penale ad ampio raggio, con specializzazione nell’ambito dei reati contro la Persona e la Famiglia, in particolar modo con riferimento alla costituzione di parte civile nel processo penale: dal 27 dicembre 2010, è stata nominata Presidente della Sezione Territoriale dell’AMI, “l’Associazione dei Matrimonialisti Italiani per la tutela della famiglia e dei minori”, di Biella, dal Presidente Nazionale, Avv. Gian Ettore Gassani.
Ha maturato, inoltre, competenze diversificate nel Diritto Civile, con specifica attenzione al Diritto di Famiglia, della Persona e dei Minori – con maturata esperienza in tema di affidamento dei minori, assegnazione e divisione della casa familiare, diritto di visita per genitori e parenti, determinazione del tenore di vita, divisione del patrimonio, istituzione di trust – ed al Diritto Fallimentare.
Svolge, dal 2009, l’attività, di Delegato e Custode Giudiziario nelle procedure Esecutive Immobiliari per conto del Tribunale prima di Casale Monferrato e, dopo la sua soppressione, per conto di quello di Vercelli. Ricopre, inoltre, con continuità, dal 2010, il ruolo di Curatore Fallimentare nelle procedure Fallimentari per conto, prima del Tribunale di Casale Monferrato e, dopo la sua soppressione, per conto di quello di Vercelli, nonché per il Tribunale di Biella. Svolge, infine, dal 2014 anche l’attività, di O.C.C. per conto del Tribunale di
Vercelli.
E’ attualmente iscritta all’Albo Nazionale dei Gestori della Crisi. Relatrice e organizzatrice di numerosi Eventi Formativi e autrice di articoli pubblicati su varie riviste giuridiche. Nel 2022 ha fatto parte dell’ampio gruppo di Relatori che hanno partecipato alla stesura del “TRATTATO ITALIANO DI MEDICINA D’AMBIENTE, II TOMO”, a cura del Prof. Aldo Domenico Giuseppe FERRARA: l’intervento ha avuto ad oggetto l’“Inquadramento socio-sanitario e giuridico nella pandemia da SARS-CoV-2”.